Questi non sono pistacchi di Bronte. Ne sguscio altri due. Quando li prendo non so mai se si apriranno facilmente o sarà necessario un piccolo sforzo, se servirà spezzarli con i denti, se bisognerà rinunciare perché sono chiusi a doppia mandata. Un po’ come le persone e come gli amori. Se vale la pena o no.

Ma questi non sono pistacchi di Bronte. Ma a Bronte quanti pistacchi ci sono? Bevo l’ultimo sorso di vino in questo wine bar uguale a mille altri wine bar.

Passeggio lento in mezzo a tante persone che camminano veloci. Ci sono momenti in cui amo essere superato. Come una moda, una canzone italiana troppo lenta, un sms. Assaggio la lentezza.

Ma ne valeva la pena o no? Svegliarmi con te, aprire gli occhi e trovarti, dedicarti una canzone, raccogliere conchiglie, cucinare per te, abbracciarti mentre il mondo ci superava, guardarti come se fosse la prima volta, ogni volta. Anche l’ultima.

Prendo il filetto di salmone e lo taglio in quattro. In una ciotola mescolo pangrattato, un pizzico di sale e pepe, il timo, la maggiorana e olio. Poi aggiungo i pistacchi. Questi sì, sono pistacchi di Bronte. Li ho sgusciati uno ad uno, prendendomi tutta la calma del mondo. Pensavo a te mentre lo facevo. Immaginavo che mi girassi intorno e mi raccontassi della tua giornata. So che lo fai con piacere perché sai che ti ascolto sul serio.

Un altro che ti ascolta così non lo troverai.

Stendo la carta da forno. Copro il salmone con il mix che ho mescolato. Accendo il forno, basteranno 15 minuti a 180°. Imposto modalità ventilata. Cannavacciuolo ha consigliato così nell’ultima puntata di Masterchef. E non oso contraddirlo perché è giusto un po’ più grosso di me. Chiudo il forno e mi guardo gli occhi riflessi nell’acciaio di questa cucina così moderna.

Perché tra noi non funziona. Ci hai pensato così tanto che riceverai una laurea ad honorem sulla matematica dei sentimenti. Scomporre un sentimento come fosse l’atomo, valutare i pro e i contro, scoprire dove sono le uscite di emergenza, pesare le parole.

Non è così che funziona, semplicemente perché non lo sa nessuno come funziona. Se non lo assaggi, un piatto, un condimento o un sentimento, che ne sai? Se ti fermi ai pistacchi che non hanno la forma giusta che ne sai?

Apro un bianco e il primo bicchiere lo dedico a me che non ragiono sui sentimenti. Ci hanno fatto credere che fossero due cose diverse. Ragione e cuore. Ci siamo cascati tutti.

Anche io e te.